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Undisputed – Recensione

La famigerata saga cinematografica di Rocky ha inevitabilmente dato vita a pochi titoli dal Sega Master System alla generazione PlayStation 2 con un capitolo finale su PlayStation Portable, se non contiamo l’approccio di Creed alla Realtà Virtuale o il titolo Big Rumble Boxing: Creed Champions, molto più attuale ma meno riconosciuto. Anche una delle console di maggior successo di Nintendo, la Nintendo Wii, ha incluso la boxe tra i suoi sport su Wii Sports. Undisputed è tutto ciò che un amante di questo sport può desiderare, anche se non è un gioco per tutti.

Il titolo

Undisputed è un completo allontanamento dal gioco di schiacciare i pulsanti accessibile a chiunque non abbia un apprendimento preliminare. Se stai cercando un divertimento immediato e facile senza complicazioni, questo non è quello che troverai. È vero che può essere configurato per renderlo il più conveniente possibile e iniziare con il livello di difficoltà più basso, come può accadere con qualsiasi simulatore sportivo, ma tieni sempre presente che questo non sarà mai un arcade. Non dovremmo vedere le opzioni per renderlo più accessibile come un modo per rendere Undisputed ciò che non è, ma come un modo per rendere il nostro apprendimento più accessibile e piacevole.

Non appena apri il menu, puoi accedere alle diverse modalità di gioco. Certo, avremo una varietà più che sufficiente, sia online che offline. Avremo le tipiche modalità di combattimento veloce scegliendo uno tra i molteplici combattenti in una moltitudine di categorie maschili, e alcune femminili, con una moltitudine di veri atleti molto ben rappresentati nel gioco e anche diverse versioni dei più famosi, potendo regalarci il piacere di affrontare lo stesso Muhammad Ali, incarnando anche Ali in un momento diverso della sua carriera.

Ci sarà anche un’interessante opzione di sfide con varie difficoltà che proporranno combattimenti predeterminati e ci ricompenseranno con l’esperienza. E, naturalmente, una modalità carriera interessante e completa in cui possiamo creare il nostro avatar da zero con uno strumento molto dettagliato che ci permetterà di configurare in dettaglio non solo l’aspetto estetico di esso, sia il corpo che l’equipaggiamento, ma ovviamente le sue caratteristiche e lo stile di combattimento. Una volta creato, sarà nelle nostre mani prendere la sua carriera dai combattimenti amatoriali per farci conoscere e che il nostro allenatore possa consigliarci al meglio come migliorare, competere per il titolo nazionale degli Stati Uniti, il titolo continentale del Nord America, o ottenere la vittoria mondiale di Undisputed vincendo i titoli del WBC, del WBO, l’IBF e il SCI.

Il coach che assumiamo sarà importante per aiutarci a migliorare le nostre caratteristiche attraverso l’esperienza maturata, ma non sarà l’unica persona che dovremo assumere e che sarà con noi durante la nostra carriera. Dovremo anche scegliere un agente, che si occuperà di farci ottenere i migliori contratti e gestire la nostra fama, e un fisioterapista che ci aiuterà non solo a sopportare meglio durante il combattimento e recuperare il prima possibile, ma anche ad evitare infortuni sia in combattimento che durante l’allenamento.

Gameplay ed altro

Una volta saliti sul ring, noteremo che un grande successo di Undisputed è il doppio controllo che permette. Invece di farci scegliere tra diverse configurazioni già comuni come l’utilizzo dei pulsanti o della levetta destra, avremo la possibilità di utilizzarle entrambe contemporaneamente. Questo, una volta padroneggiato, ci permetterà anche di utilizzare l’uno o l’altro alternativamente nel bel mezzo di un combattimento a seconda del colpo o della combo che vogliamo eseguire e di come sia più comodo e intuitivo per noi. E’ possibile utilizzare lo stick per una combinazione più veloce e immediata e, subito dopo, montare un’altra combo utilizzando i pulsanti perché quella particolare è ancora complessa con lo stick o per pura comodità dovendolo abbinare ai grilletti per colpire il corpo invece che la testa o sferrare colpi potenti.

Ma il buon pugile non vive colpendo da solo e le schivate e la copertura saranno altrettanto importanti, così come avere sempre d’occhio le informazioni dettagliate che ci vengono mostrate in merito alla stanchezza e allo stato specifico del busto, della testa o se la nostra difesa inizia a vacillare. Tutti questi dati, che vedremo in tempo reale, saranno importanti per mantenere o variare la nostra strategia. Anche i punti, ovviamente, che a seconda della modalità di gioco ci verranno comunicati in ogni momento o meno, dandoci un altro dettaglio in più che ci dice se dobbiamo continuare lo stesso, essere più prudenti e non rischiare o, al contrario e se vediamo che mancano pochi round e sarà impossibile vincere ai punti, rischiare di più cercando il K.O.

La rappresentazione dei colpi è realistica e potente. Se non segniamo bene il momento e il tipo di pugno, noteremo come è fatto questo pugno ma è poco efficace, e stancheremo solo il nostro combattente senza essere molto efficienti. Ma quando riusciremo a sparare al momento giusto e con l’angolazione giusta, ci prenderemo la soddisfazione di notare la sua forza, che si riflette molto bene nel gioco. Molto interessante è anche la meccanica di ricevere una scarica di adrenalina quando ci accorgiamo che l’avversario è “alle corde” o dopo essere riusciti a prendere uno o più colpi che lo lasciano molto toccato, permettendoci di colpire per un tempo limitato come se fossimo totalmente freschi. Sfruttare quei secondi sarà fondamentale. Attenzione però, anche l’avversario ha quei momenti, e in quel caso dovremo salvarci disperatamente.

Dal punto di vista tecnico, il dettaglio e la cura con cui sono rappresentati i combattenti è degno di lode, e le animazioni sono molto riuscite. Il suono è adeguato, dal suono dei colpi che accompagna la sensazione di forza rappresentata visivamente, alle voci del pubblico o ai consigli degli allenatori, anche se la musica nei menu è del tipo che ascolteresti se vedessi uno di questi eventi sportivi e potrebbe piacerti o meno, ma non dà la possibilità di usare la tua.

In conclusione

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