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Lightspeed Frontier – Provato

Lightspeed Frontier è un open world sandbox ambientato nello spazio, un misto tra un building game e un gioco di esplorazione, potremo infatti esplorare luoghi con la nostra astronave. Non solo, saremo noi stessi i creatori del nostro mezzo e potremo modificarlo quando vogliamo durante il gioco.

Dopo aver completato un breve tutorial che introduce alle meccaniche di gioco basilari, si viene catapultati in una gigantesca galassia composta da centinaia, se non migliaia di stelle, punteggiata qua e là da stazioni spaziali che offrono un sicuro approdo per quanti come noi hanno deciso di dedicarsi ai viaggi interstellari.

L’inizio di una partita in modalità campagna è improntato alla costruzione di un velivolo spaziale che possa permettere di sopravvivere tra i pianeti: con i pochi crediti a nostra disposizione dovremo acquistare parti di navicella spaziale ed assemblarli a nostro piacere.

Fondamentali per la gestione della navicella sono una serie di parametri che debbono essere costantemente tenuti sotto controllo per evitare spiacevoli sorprese, ossia energia, scudi e carburante:

  • Grazie all’energia potremo alimentare i propulsori e le armi, consumando tuttavia carburante per mantenere attivi i generatori.

 

  • Grazie agli scudi, invece, potremo generare un campo protettivo in grado di respingere qualsiasi tipo di attacco; per mantenere attivo il suddetto campo non sarà necessario impiegare né energia né carburante.

 

  • Parlando del carburante, questo parametro nelle prime fasi di gioco sarà il vero e proprio tallone d’Achille della nostra navicella: nel mondo di Lightspeed Frontier non sembra essere presente il concetto di motori a risparmio energetico, pertanto anche il più elementare dei propulsori consuma una quantità smodata di carburante.

COMMENTO PERSONALE

La resa grafica si dimostra nel suo insieme decisamente godibile, coniugando abilmente la semplicità delle texture che compongono astronavi e stazioni spaziali con fondali ricchi e decorati, in cui a fianco di pianeti e stelle in buona parte differenti tra di loro, non mancano di far capolino fenomeni quali tempeste magnetiche e buchi neri, rendendo l’esplorazione del vasto ambiente di gioco decisamente gradevole alla vista; molto gradevole inoltre l’effetto che accompagna il salto nell’iperspazio.

Il vero tasto dolente del comparto tecnico è rappresentato dai comandi dell’astronave, decisamente scomodi e legnosi, talvolta addirittura frustanti e che, in più di un’occasione, hanno fatto perdere completamente la bussola confondendo il sopra con il sotto.

Lo sviluppo di Lightspeed Frontier dovrebbe raggiungere la sua definitiva conclusione nell’arco di sei mesi, periodo nel quale ci aspettiamo che il titolo venga ampiamente supportato approntando una serie di migliorie che non potranno che aumentare la profondità del titolo offrendo potenzialmente moltissime ore di divertimento in una mappa veramente sterminata.

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