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Crowns and Pawns: Kingdom of Deceit – Recensione

Lo sviluppatore lituano Tag of Joy, in collaborazione con l’editore Thunderful Games, ci porta la sua classica avventura narrativa punta e clicca con alcuni colpi di scena moderni in Crowns and Pawns: Kingdom of Deceit. Diretto dall’art director di Broken Sword e con alcuni grandi talenti nella recitazione vocale nelle loro fila, questo è un viaggio emozionante che mescola elementi 2D con elementi 3D per dargli un aspetto unico. Scopri tutti i suoi dettagli nella nostra recensione.

Il gioco

La sua storia ci mette nei panni di Milda, una giovane donna di Chicago che eredita inaspettatamente una casa in Lituania dal nonno. Contro l’opinione della madre, decide di recarsi in Europa per scoprire la sua eredità e perché è diventata la custode del segreto di famiglia, ma non appena arriva, uno sconosciuto la minaccia e le chiede di rinunciare alla sua eredità. Incuriosita dal motivo e molto determinata, si dedica all’esplorazione della casa diroccata, scoprendo antichi documenti e indizi risalenti al XV secolo. Da questo momento inizia l’avventura di Milda, che intraprende la pericolosa ricerca di una misteriosa e antica reliquia perduta.

Questa trama è uno degli aspetti più interessanti di Crowns and Pawns: Kingdom of Deceit, che ci porta a visitare luoghi in Europa molto ben rappresentati e con personaggi le cui personalità sono state lavorate molto bene, il tutto con una narrativa attenta e certi riferimenti ad altri giochi, libri e altro. C’è spazio per umorismo, tensione o intrighi mentre scopriamo il profondo segreto di famiglia di Milda, i reali lituani e persino le macchinazioni clandestine del KGB durante l’era sovietica. Naturalmente, abbiamo notato che la parte finale è un po’ affrettata.

Le sue meccaniche sono molto simili a quanto visto nei classici del genere point & click, dove possiamo muovere il protagonista indicando con il mouse il luogo da visitare, parlare con altri personaggi, esplorare gli scenari o risolvere enigmi per avanzare, il tutto pur ottenendo vari utili per accedere dal nostro inventario e persino combinarli per dar loro altri usi. Come di consueto, con il tasto sinistro del mouse interagiamo con gli oggetti e i personaggi, con quello destro osserviamo per avere informazioni e con la rotellina del mouse evidenziamo i punti della scena con cui possiamo interagire.

Gameplay ed altro

Troverai una delle più grandi novità nel cellulare del protagonista che, oltre a permetterci di parlare e scrivere ad altri personaggi per ottenere maggiori informazioni, ha una sezione in cui possiamo raccogliere dettagli per trarre nuove conclusioni. Un altro aspetto che differenzia questo titolo è la personalizzazione. Puoi cambiare l’acconciatura, la camicia, i pantaloni, le scarpe e gli accessori di Milda andando nella sua valigia o in alcuni armadietti. Non solo cambia l’aspetto del nostro protagonista, ma a volte è fondamentale indossare l’outfit giusto se vogliamo risolvere alcuni degli enigmi che ci pongono, richiedendoci di prestare molta attenzione ai piccoli dettagli.

E parlando di enigmi, ce ne sono di molti tipi. Troverai quelle che si risolvono offrendo la risposta adeguata a determinati personaggi, dando loro oggetti, creando distrazioni e altre più tradizionali in cui devi muovere leve. Ovviamente dovrai anche combinare vari oggetti e poi usarli in molti modi diversi. Tutti giocano all’interno della logica in modo che prima o poi troviamo la soluzione, anche se dobbiamo dire che siamo rimasti un po’ bloccati su alcuni punti. Come per altri giochi, qui non troverai nessun tipo di aiuto che ti permetta di andare avanti se in qualsiasi momento rimani bloccato, quindi devi esplorare a fondo alla ricerca di nuovi strumenti e continui tentativi ed errori fino a trovare le diverse soluzioni . Almeno è apprezzato che Joris ci dica cosa ci resta da fare. Da un lato, quella difficoltà extra va bene, ma a volte può essere frustrante se non riesci a trovare ciò che ti stavi perdendo. Il gioco è diviso in sei diversi atti e la sua durata, anche se alquanto breve, dipenderà molto dal tempo impiegato per risolvere i suoi diversi enigmi. Troverai solo un finale e la rigiocabilità è data da alcune conversazioni diverse che avrai in base alle tue risposte, ma non aspettarti nulla di troppo profondo.

La sezione grafica utilizza una miscela di personaggi 3D e scene dipinte a mano che sono attraenti insieme a determinati effetti. È vero che ci sono animazioni o alcune espressioni che potrebbero essere un po’ migliori, ma nel complesso ci è piaciuto, con tanti personaggi diversi e luoghi abbastanza vari da visitare. Anche il suono non è male, con diversi temi che aiutano a rendere l’esplorazione più piacevole e ad acquisire potenza nei momenti più intensi. A loro bisogna aggiungere degli effetti lavorati e, soprattutto, un ottimo doppiaggio inglese che ha al suo attivo un folto cast di doppiatori e attrici.

In conclusione

In conclusione, Crowns and Pawns: Kingdom of Deceit è un’avventura narrativa classica con una sezione audiovisiva adattata al presente che metterà alla prova il tuo ingegno quando si tratta di risolvere enigmi. Il suo sistema punta e clicca lo rende accessibile a tutto il pubblico, anche se è vero che negli indovinelli non avrai molto aiuto per avanzare. Ha una storia interessante e divertente e alcuni personaggi su cui si è lavorato sulla personalità, anche se abbiamo ritenuto che il finale fosse piuttosto affrettato.

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