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Dishonored: La morte dell’esterno – Recensione

Arkane Sudios, dopo l’ottimo seguito di Dishonored, ci ha proposto un DLC incentrato su di un personaggio secondario della storia. Siamo tornati di nuovo a Karnaca nei panni di Billie Lurk, e questa è la nostra recensione.

Trama

 Ambientato dopo gli eventi di Dishonored 2, Billi si ritrova sulla sua Dreadful Wale, alla ricerca del suo vecchio maestro Daud, il quale aveva tradito tempo prima. Una volta ritrovato, quest’ultimo gli confessa che rimane poco da vivere ed affida un’ultima missione a Billie, ovvero quella di uccidere l’estraneo. Si, proprio quello che affido poteri importanti a Corvo ed Emily. Purtroppo la cosa è molto più difficile a dirsi che a farsi, siccome l’estraneo vive nell’Oblio, dimensione separata della realtà. L’estraneo però sa bene il compito di Billie, ma in un primo momento non sembra nemmeno ostacolarla, anzi, gli affida dei poteri, proprio come successo per Corvo ed Emily, ma in modo decisamente diverso. Da qui Billie, con i suoi nuovi poteri riesce a muoversi in modo più veloce e mortale, andando ben presto a scontrarsi con forze molto più forti di lei.

Gameplay e comparto audiovisivo  

I poteri di Billie sono leggermente diversi in confronto a quelli dei protagonisti del secondo capitolo. Inoltre la nostra “eroina” riesce a parlare con i ratti, capaci di darle informazioni importanti sulle cose che succedono in città. I poteri che riesce ad ottenere sono davvero interessanti e divertenti da utilizzare, come per esempio la Preveggenza che consente a Billie di guardare dall’alto i suoi nemici, sottoforma di spirito, oppure la Somiglianza, che gli permette di prendere le sembianze di un nemico per passare inosservata tra la gente, ed infine  Dislocazione, potere molto simile a quello di Corvo che gli permetteva di muoversi in modo molto rapido. Questi poteri non si miglioreranno nel corso dell’avventura, ma saranno cosi per tutto il gioco, inoltre è sparita la possibilità di recuperare il mana con l’elisir, ma ora Billie possiede una barra di recupero automatica ogni tot di tempo, e di conseguenza sono sono scomparse anche le rune per il potenziamento degli stessi. Invece sono presenti sempre gli amuleti d’osso che se equipaggiati garantiscono un bonus passivo alla protagonista. Le missioni proposte nel corso della trama sono 5 e saranno ambientate a Karnaca e nelle vicinanze, quasi come è successo per Dishonored2. Inoltre sono presenti ancora tanti modi di affrontare le situazioni e le vie per arrivare all’obiettivo sono ancora più varie. Ogni missione propone strade diverse e tante soluzioni diverse.  Sono presenti inoltre, missioni secondarie e contratti da portare a termine, il tutto per diverse decine di ore di gioco, se siete dei completisti, altrimenti se vi affiderete solo alla campagna principale, basteranno circa 9-10 ore in base alla difficoltà ed ai vostri metodi di approccio. Il buono comparto grafico della serie viene riproposto ed il comparto sonoro è garantito dalla buona colonna sonora e dal doppiaggio in italiano.

In conclusione

Dishonored: La morte dell’esterno si conferma essere un’ottima aggiunta alla serie che ci ha divertito per ore ed ore intere. Inoltre sono presenti interessanti approfondimenti sulla vita e l’essere dell’esterno, dunque un continuo approfondimento della trama principale. La bellezza di Karnaca rimane anche in questo DLC, offrendo splendidi panorami. Assolutamente consigliato a coloro che hanno amato, come noi, la serie principale.

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