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One Escape – Recensione

Nuova settimana, un altro gioco di Ratalaika Games che ci riporta all’epoca d’oro dei giochi arcade 2D. Con una meccanica semplice e tre personaggi giocabili, dobbiamo scappare di prigione con pazienza ed esperienza ai comandi. Benvenuti nella recensione di One Escape.

Il gioco

One Escape è un titolo semplice e diretto, con tre personaggi giocabili che offrono una visione diversa di come sarebbe scappare da una prigione utilizzando una varietà di abilità uniche. La trama ci presenta questi tre colleghi che hanno tentato di rapinare una banca di massima sicurezza e il colpo è fallito, trovandosi rinchiusi individualmente. Si potrebbe pensare che dovranno collaborare per scappare, ma no, quello che offre il gioco sono 20 livelli per personaggio in cui ognuno riesce a gestire da solo, senza collaborare effettivamente tra di loro, peccato perché sarebbe stato interessante vedere tre forze cooperative che si uniscono.

Quindi, abbiamo 60 livelli in totale, sbloccabili progressivamente in tre rami diversi, uno per personaggio, e possiamo selezionare uno qualsiasi dei 3 in qualsiasi momento per continuare con la propria linea di livelli. Questi tre colleghi sono un’anatra, un gorilla e un maiale, e la cosa interessante è che ognuno ha una capacità specifica per portare a termine la propria fuga.

L’obiettivo dei livelli è raggiungere la porta alla fine della fase, ma per questo dobbiamo raccogliere chiavi colorate che aprano porte omonime, oltre a eludere le guardie o le telecamere di sicurezza. La pazienza sarà la chiave per andare avanti, con tempi in cui dobbiamo rifugiarci nell’ombra per evitare di essere visti. Ci sono concetti comuni per i livelli dei tre personaggi, come i suddetti tasti colorati, i meccanismi che disabiliteranno i laser che ne impediscono il passaggio e derivati. Ma abbiamo anche i movimenti specifici per ognuno di loro.

Gameplay ed altro

Il gorilla, ad esempio, può scalare i muri e saltare tra di loro, quindi i suoi livelli saranno pieni di percorsi che utilizzano questa abilità. Il maiale ha una forza bruta e può rompere alcuni muri e strutture, oltre ad essere l’unico in grado di colpire le guardie e farle cadere a terra. Con queste piccole differenze, raggiungeremo una certa varietà giocabile tra i personaggi, in un viaggio totale che può durare 2-3 ore se siamo minimamente abili.

Non è di lunga durata, ma il suo prezzo è abbastanza abbordabile, in stile Ratalaika Games, e vengono regalati anche i suoi trofei, poiché consistono nel superare i livelli e raccogliere i pacchi di banconote collezionabili. Questi bundle ne contengono 30 in totale, 10 per personaggio e si trovano in posti apparentemente difficili da collezionare in alcuni livelli, ma al momento della verità raccoglierli è abbastanza semplice e intuitivo. È l’unico contributo rigiocabile per immergersi nuovamente nei livelli, perché altrimenti non troveremo troppi incentivi per riprendere una fase precedente, oltre ad essere cross buy, quindi due versioni (PS4 e PS5).

Visivamente è umile, con quello stile pixelart vecchio stile e con una varietà di ambienti piuttosto scarsa, dal momento che non lasciamo il design conciso della prigione e dei suoi quattro o cinque tipi di trappole e ostacoli. La musica è semplice e svolge il suo ruolo, con un tema onnipresente che, senza essere faticoso, non è nemmeno particolarmente motivante.

In conclusione

One Escape è, dopo tutto, lo schema ripetuto più e più volte dai giochi pubblicati da Ratalaika Games. Un indie semplice ed a basso costo, ideale per rievocare i tempi passati, il gameplay e poco altro. È indubbiamente attraente per i nostalgici, ma non durerà più di un paio d’ore sulla nostra console.

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